Perché Trecchina!! E poi…
Mille
ragioni per scegliere questo "Borgo Autentico"
Perché
Trecchina è la bellezza che si fa storia, architettura,
paesaggio e gastronomia.
Tra i borghi antichi più
affascinanti d'Italia, Trecchina è un luogo magico, ricco di scorci
suggestivi, che testimoniano la sua storia che spazia dal V
sec. a.C., passando attraverso le dominazioni dei Longobardi,
Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi, Borboni e truppe Napoleoniche,
prima di arrivare all'Unità d'Italia.
Tracce di questi
passaggi sono visibili nell'architettura del borgo, a
partire da Rione Castello con i ruderi del palazzo baronale e dalla
Torre di guardia lungo le mura del XIII sec., fino ad arrivare, nella
"parte bassa" del paese, alle costruzioni tardo- liberty
volute dagli emigrati trecchinesi in Brasile. Le palazzine, con i
loro colori pastello e i balconi in ferro battuto, circondano la
Villa di Piazza del Popolo, un giardino all'italiana ricco di
biodiversità, che caratterizza una delle piazze più belle
d'Italia.
"Parte bassa" per modo di dire, dato che
Trecchina si trova in collina a 500 m. sul mare, affacciata sulla
Valle del fiume Noce e circondata dal bosco di castagne - e per
questo gode di un clima fresco e ventilato anche d'estate.
Proprio
la castagna è la regina della sua gastronomia, insieme al pane,
ai salumi, formaggi, all'olio, ai prodotti dell’orto dei contadini,
peperoni cruscki, la pasta fatta in casa, ai panzerotti alla
castagna, ai dolci alle noci e particolare dolce chiamato “uovo di
Lupo”.
Dunque Trecchina è: borgo, collina, bosco...e non
solo. A 11 km sorge Maratea, la perla del Tirreno, con i suoi 32
km di costa dal mare cristallino.
Inoltre, percorrendo pochi
km verso l'interno si entra nel Parco Nazionale del Pollino, il
secondo parco nazionale più esteso d'Europa, attraverso i cui
percorsi guidati è possibile raggiungere vette sorprendenti e
località di grande interesse paesaggistico e naturalistico con la
presenza del rarissimo “Pino Loricato”. Ancora a pochi km il
centro termale di Latronico, la costa calabrese “dei cedri” ed il
Cilento.
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